L’evoluzione dei siti web e l’ascesa al potere dei social network ha cambiato le regole del gioco. Se fino a ieri al sito istituzionale si affiancava una gestione indipendente dei social network per creare una “conversazione” attorno al proprio Brand, oggi si tende a trovare il giusto equilibrio e a creare ponti fra i due mondi. Inizia l’era dell’integrazione fra sito e social, non facciamoci cogliere impreparati.
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C’era una volta il sito, ma a differenza delle favole il sito c’è ancora, anche se oggi è cambiato molto in termini di fruizione. Si è passati dal vecchio concetto di sito statico, pensato più come una vetrina autocelebrativa di prodotti e servizi del Brand, ad un approccio decisamente più dinamico, che punta al coinvolgimento del proprio target. Leggete anche questo articolo: “Il vostro Brand al centro della discussione!”.
Partiamo da questo presupposto: le persone oggi vogliono dare la loro opinione, esprimere pareri, fare rimostranze ed elogi, essere colpite anche a livello emozionale. Questo processo fino a pochi anni fa era impensabile, ma con l’avvento dei social network le cose sono repentinamente cambiate. L’abitudine a condividere e commentare ogni notizia ha spinto gli utenti ad agganciare al chiodo il vecchio mood di utente passivo per iniziare ad assumere un ruolo attivo, influenzando fortemente il modo di organizzare i contenuti ed il “pensiero” che sta alla base della progettazione di un sito. Il sito è quindi costretto ad evolvere per andare incontro a queste nuove esigenze e a porsi come strumento di interazione bilaterale con il proprio pubblico.
In questo contesto si inseriscono i social network che negli ultimi anni sono aumentati esponenzialmente, ognuno appropriandosi di una fetta di target, offrendo temi sempre più specifici e con fruizioni diverse. Se ve la sentite potete fare una panoramica dei nostri articoli e imparare qualcosa in più sui principali social, come Facebook, Twitter, Snapchat, LinkedIn, Pinterest e Instagram, YouTube.
Come detto in precedneza, ognuno di questi social network ha le sue peculiarità e può essere parte della soluzione alla necessità dei siti indicata in precedenza, ovvero quella di porsi come strumento di dialogo con le persone. A volte potrebbe essere utile poter integrare sul proprio sito le funzionalità di più social, per offrire un’esperienza a 360°: informare, imparare, guardare, condividere e commentare informazioni ed emozioni legate al Brand.
Facciamo un piccolo passo indietro, ma non troppo. Come sosteniamo da sempre, e non ci stancheremo mai di dirlo, prima di intraprendere qualsiasi attività sul sito e sui social network, è indispensabile capire cosa si vuole ottenere e in che modo si pensa di farlo, insomma è indispensabile avere una strategia. I contenuti che andrete a gestire dovranno necessariamente essere frutto di uno studio accurato e meticoloso del target e della personalità del vostro Brand. Inoltre dovranno essere pensati e creati per poterli utilizzare e incanalare all’interno dei social scelti avendo come punto di incontro il vostro sito. Una bella matassa da sbrogliare, non credete? L’integrazione tra sito e social ritorna. Non solo quindi come punto di contatto e dialogo come indicato prima, ma anche come canale attraverso cui veicolare i propri contenuti.
Il più semplice modo di legare social e sito consiste nell’utilizzare widget e plugins messi a disposizione da social (mini applicazioni con funzionalità limitate, come ad esempio quello che gestisce i Like di Facebook o lo share), e inserirli nel sito. Ma siamo ben lontani da una comunicazione integrata. Potremmo dire che è lo step base per approcciarsi ad un’interazione, ma in questo caso ogni social resterà un discorso a sé ed il sito un mero collettore di “mondi esterni”.
Un passo molto più deciso per una integrazione più efficace, lo si può ottenere sfruttando le API (application programming interface), una soluzione software che permette il passaggio dati tra sito e social in modo bi-direzionale. Le API sono state create dai social stessi e sono pertanto soggette a vincoli d’utilizzo con termini e regole da seguire, che ne guidano e limitano le possibilità di interazione. Tuttavia ciò permette già di creare integrazioni interessanti, come ad esempio il social wall, che si presenta come una grande bacheca sulla quale gli utenti potranno postare immagini e commenti. Oppure dare spazio ad una sorta di finestra social dedicata agli eventi live (postando in automatico dal sito al social e viceversa) o ancora realizzare dei raccoglitori tematici che sfruttano gli hashtag per recuperare e visualizzare sul sito post o immagini specifiche pescate dal proprio profilo social. L’idea, in sostanza, è quella di sfruttare gli elementi del sito e del social per creare un unico filo conduttore e continue contaminazioni di contenuti e interazioni utente.
Chi di voi conosce Flipboard potrà trovare delle affinità fra i due sistemi, in effetti questa app lavora bene sul concetto di integrazione. La differenza sostanziale è che Flipboard è una sorta di rivista personale, dove oltre ai principali post dei propri social si possono sfogliare contenuti personalizzati, come notizie, video e foto.
Per chi invece vuole ottenere un risultato più mirato, la soluzione è quella di costruire un sistema social interno che permette la massima personalizzazione dell’aspetto grafico e funzionale, gestendo autonomamente l’interazione fra i vari social secondo le necessità. Un sistema, indubbiamente sofisticato, che deve essere pensato partendo da un’idea precisa e avendo ben presente i risultati che si vogliono ottenere. Tale approccio offre un ventaglio di possibilità decisamente più interessanti, garantendo un controllo maggiore di ogni contenuto, non solo in termini di commenti o foto, ma anche nell’organizzazione della gestione degli hashtag, utilizzabili per mappare tutto ciò che viene creato così da averlo sempre visibile per categorie. Un altro esempio può essere la creazione di un sistema di Like, non legato a Facebook o ad altri social, ma gestito internamente. L’unico limite di questo approccio è quello di creare una “socialità parallela” confinata all’interno del sito; limite che in parte si può superare con opportuni interventi mirati ad ottenere connesioni con i social esterni.
Le possibilità sono molte. Creare un’interazione concreta fra i social e il sito, dal punto di vista tecnico presenta delle difficoltà oggettive che crescono a seconda del livello di interazione e di socialità che si vuole raggiungere. La chiave è trovare il giusto equilibrio, ed avere le idee chiare su quello che si vuole ottenere. Un hashtag su Twitter può rimandare ad un hashtag su Facebook, dove può essere presente una foto creata su Instagram e ripresa sul sito. Ma quello che realmente importa è che l’engagement che state cercando di ottenere sia finalizzato ad aumentare la notorietà del Brand.